FUMETTO - NATHAN NEVER 311 - Il seme della follia

Buon salve a tutti quanti,
amici e visitatori dell'aNtRoDeLLoShAmAnO!
Se siete qui è perchè sapete che in questo antro digitale si raccontano storie, si custodiscono storie. Storie di ogni genere. Oggi vorrei parlarvi di una storia a fumetti. Oggi vi vorrei raccontare di...

NATHAN NEVER 311
Il germe della follia


Soggetto e sceneggiatura: Alessandro Russo
Disegni: Patrizia Mandanici
Copertina: Sergio Giardo
Lettering: Alessandra Belletti


Parto come sempre dalla copertina e questa volta parto con il dire che non mi è piaciuta. Il colore verde, il grigio-rosa tutto uguale per la maglia di Nathan e di Ann non mi sono piaciuti, la figura verdastra alle spalle di Nathan non mi è piaciuta. Negli appunti, che rileggo ora, ho indicato un qualcosa di legato alla scelta dei colori come principale causa di questa disaffezione.
Questo che avete appena letto è stato il mio commento della copertina di Giardo... ma vi prego di continuare a leggere e vi prometto che ci tornerò su in seguito... tra poco. Promesso


Lo sceneggiatore Alessandro Russo, come ci ricorda il sempre puntuale Luca Del Savio nell'editoriale Alfacom, esordisce sulla serie mensile. Anche di questo esordio ne parleremo tra poco.
Anzi, facciamo che ne parliamo subito?
Va bene, va bene.

Bello l'esordio di Alessandro sulla serie mensile. Bello ed inquietante. Ebbene sì, la storia mi ha inquietato. Ma vado con ordine perchè altrimenti perdo il filo.
Se non conosciente "la sostanza", meglio nota come Hieronymus (da Hieronimus Bosch, pittore rinacimentale, che vi prego di andare immediatamente a cercare su internet, al fine di capire l'atmosfera che Alessandro ha voluto creare con questa storia, ed allora capirete la mia agitazione nel leggerla. ), allora meglio per voi.

Dato che qui, in questo antro digitale, gli scaffali sono pieni di storie, anche visive, vi anticipo alcuni lavori di Bosch.



Nathan deve entrare in una casa di cura, un istituto psichiatrico, Darthhope, dove si sospetta che una casa farmaceutica coltivi Hieronymus, sostanza bandita per i tremendi effetti collaterali. Per farlo ed essere credibile, viene cancellata la sua mente ed i suoi ricordi, o meglio vengono bloccati, e solo lui potrà tentare di recuperarli mentre sarà rinchiuso.

Alcuni tratti della storia li ho apprezzati davvero tanto, come i passaggi in cui Nathan inizia a ricordare stralci di una riunione all'Agenzia Alfa, ma non ricorda i volti dei suoi amici e colleghi, ecco che dunque le vignette sono contorni di personaggi ben noti completamente neri.

Mi è piaciuto e mi ha fatto tornare indietro di qualche anno il nome in codice di Nemo, con il quale Nathan è rinchiuso. Bella inoltre l'idea del pensiero guida di Nathan che s'impersonificia in Ann.


Da un punto di vista grafico ho segnalato diverse volte, nei mieri appunti: primo piano di Nathan, primo piano del dottore, tavola X inserire foto. Tali indicazioni, per quanto mi riguardano, sono indice di una parte grafica che mi ha colpito. Vi segnalo dunque la tavola di pagina 14 per il volto di Nathan, molto molto espressivo.  Ancora, segnalo il primo piano di Nathan in basso a sinistra a pagina 16. A pagina 18 il primo piano del dottore in alto. A pagina 20 l'intera tavola con due bellissimi primi piani e la vignetta nera del ricordo della riunione all'Alfa a cui accennavo prima. L'intera sequenza delle tavole 93, 94 e 95, dove il nostro eroe, percorso il cammino difficile di immergersi in se stesso, ne esce rappacificato.
“Voi state bene Never?
“Come non mi sentivo da molto tempo...”

L'intera storia, prima però di questo sereno finale, è, sia da un punto di vista di racconto sia da un punto di vista grafico, attraversata da un forte disagio. Non so come definirlo diversamente. Una sensazione strisciante che non mi ha abbandonato per tutta la lettura.

Ecco perchè ora devo rivalutare la copertina di Giardo. Quello che inizialmente avevo definito come colori che non mi piacevano, ora so cos'era: disagio. Dato dunque il disagio provato nel vedere la copertina, devo completamente capovolgere il mio giudizio: credo che Giardo abbia reso davvero bene l'atmosfera della storia.

Un'altra bella storia per il nostro Nathan Never!

Ed ora come sempre non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento...

...al prossimo incontro!
LoShAmAnO 

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